DESIGNERS
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Elena Casiello
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Syno_design team
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Raffaella Gallazzi
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Lara Vaienti
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Valeria Bongini – Ilaria Innocenti
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Stefano Sala
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Randomdesign
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Franco Dalla Pozza
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Irene Galluzzo
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Carlotta Fortuna
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Silvia Pasta
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Federica Lazzati
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Camilla Mosconi
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Camila Nogueira
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Margherita Fanti
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Silvia Musetti
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Serena Cerillo
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Marta Palmisano
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Paola Lattarini
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Vita Paustian

Lara si e’ laureata in storia e letteratura a Bozeman, Montana ( Stati Uniti )dove, dopo aver scritto come giornalista freelance ha anche frequentato vari corsi d’arte concentrandosi sulle tecniche di incisione e disegno. Ha iniziato ad esibire in mostre di gruppo nel 2016 tra le altre in città’ come New York, Boston, Melbourne, Australia, e all’arsenale di Venezia. La musica contribuisce in gran parte alla sua ispirazione. Il suo sguardo e’ spesso accompagnato dalla macchina fotografica con cui raccoglie dettagli rispondendo quotidianamente all’ambiente e agli oggetti che la circondano. Tutte le superfici e particolare quelle urbane “vissute” catturano il suo interesse. Dopo aver vissuto un anno e mezzo a Venezia e un anno a Miami (e vari periodi a San Francisco) le superfici e i colori sono diventati per lei un valore intrinseco all’espressione artistica/grafica. L’arte del cinema e la storia, in cui si e’ laureata in America aggiungono ulteriori strati e dettaglio alle sue opere. Avendo lavorato come modella a Milano prima di spostarsi negli States, ha molta predilezione per il design e il flaneur delle cose.
Per BeWall Lara contribuisce qui una varietà’ di designs principalmente floreali, eterei ed evanescenti ispirati dalle serre dell’amato padre o dalle esplorazioni botaniche urbane tra le nebbie avvolgenti di San Francisco Bay dove giardini e parchi ben curati aggiungono bellezza alla città’. Le immagini ottenute da un sovrapporsi si tecniche di stampa alternative manuali e fotografiche avvolgono i soggetti in un che di mistico e immortale portando allure e conforto all’ambiente. Contrapposte alla fragilità’ dei fiori sono i lavori a torchio in incisione collograph combinate con il digitale in cui la solidità’ della pietra sottolinea l’imponenza di un animale come l’elefante e la fisicità’ di statue eterne. In “Alvise” il tributo e’ a Venezia e ai sontuosi arazzi della città’ unica, sempre nella sua modalità’ alternativa.